RITI DELLA SETTIMANA SANTA

Molto sentita e vissuta nella terra delle gravine è la settimana santa.

Il giovedì santo le Paranze, dopo la messa in coena domini, si accoppiano e preceduti da un Confratello con in mano la “Trich Trach”, vagano nelle varie chiese dove sostano a pregare fino all’arrivo di altri confratelli e al cambio della guardia. Arrivati in chiesa, il troccolante in abito scuro annuncia l’arrivo delle paranze che, dopo il suono della troccola, esplodono per terra tre colpi sordi di riconoscimento con il bastone U’Perdone, si inchinano in segno di saluto ed effettuato lo scambio. A mezzanotte dalla Chiesa Madre muove la processione dell’Addolorata che, procedendo verso la chiesa del Rosario, completa la cerimonia con la chiusura dei Repositori. Nel frattempo la coppia di confratelli più anziani, detti i serrachijse, cioè coloro che chiudono le Chiese, partono dalla sede della Confraternita per il loro giro e raccolgono tutte le paranze, che rientrano in sede per ricevere segretamente e a porte chiuse la lavanda dei piedi dal priore.

Il venerdì Santo è dedicato alla processione dei misteri.  La prima processione esce dalla Chiesa Matrice ed è organizzata dal Comitato Interconfraternale per i Riti della Settimana Santa che riunisce le tre Confraternite della B.M.V. Immacolata, del SS. Sacramento e Rosario e di S. Antonio da Padova.

All’alba del Sabato Santo si avvia dalla Chiesa del Carmine la seconda processione. Molti sono i Confratelli e le Consorelle del Carmine che vi prendono parte tutti rigorosamente scalzi tranne le donne che accompagnano il simulacro del “Cristo Morto” e della Madonna Addolorata. Il Rito è aperto dal Troccolante, seguito da “lu’ fischett”, un quartetto di bandisti che aprono in maniera mesta l’intero gruppo processionale di Confratelli. La processione vede poi la presenza di dodici Misteri (statue rappresentanti la Passione e Morte di Gesù) portate a spalla dai Confratelli, tra i quali vi sono collocate le coppie di “Paranze”:

Le donne incappucciate e a piedi scalzi portano tra le mani delle lance metalliche e alcuni simboli della Passione di Cristo nonché tre croci. Seguono poi le bande che con le loro marce accompagnano tutto il rito e la “Bara del Cristo Morto”. Chiude questa straordinaria parata spirituale la statua dell’Addolorata.

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